INTRODUZIONE

A Montescaglioso, centro collinare della provincia di Matera di circa 10.000 abitanti, la Settimana Santa rappresenta uno dei momenti più significativi della religiosità popolare.
Anche qui infatti si svolgono riti e tradizioni secolari che sono giunti quasi immutati fino ai nostri giorni.
La Quaresima, che precede la Settimana Santa, a Montescaglioso inizia a mezzanotte tra il martedì grasso ed il Mercoledì delle Ceneri, con quaranta rintocchi scanditi da una campana, indicando la fine del Carnevale e l' inizio del periodo di penitenza.
Secondo una antica consuetudine, per le strade del paese vengono esposte per quaranta giorni sette pupazze nere ed una bianca, realizzate con stoffe e abiti in disuso. Le pupe in nero rappresentano le sette settimane della Quaresima e sono di diversa statura; la maggiore (prima settimana) e la minore (ultima settimana) fino ad arrivare all' unica pupa bianca che rappresenta la Pasqua. Ad ognuna di queste pupazze viene dato un nome: Anna, Susanna, Rebecca, Rebanna, Pasqua, Pasquaredda, Palma e Pasquairanna.

La Settimana Santa inizia quindi con la Domenica delle Palme e la tradizionale benedizione delle Palme e dei ramoscelli di ulivo; la sera del Giovedì Santo poi, vi è la celebrazione della S. Messa in Coena Domini nel corso della quale avviene la tradizionale lavanda dei piedi; subito dopo la fase liturgica inizia quindi la tradizionale visita ai Sepolcri, mentre il Venerdì Santo, giorno della Morte del Signore, vede svolgersi la processione dei Misteri per le vie cittadine.
Anche alcune tradizioni sono comunque scomparse col tempo, come ad esempio quella che prevedeva che il Sabato Santo a mezzogiorno, prima che entrasse in vigore il Novus Ordo (1955) venisse rappresentata nelle chiese la "caduta dei Giudei" che accompagnava la resurrezione di Cristo.
Ad un certo punto della Messa i presenti facevano un grande rumore, simulando il terremoto, e da dietro una tenda appariva la statua del Cristo Risorto con le guardie giudaiche cadute per terra.
Le campane che fino ad allora erano state in silenzio cominciavano a suonare a festa e in chiesa i presenti facevano un gran rumore battendo con le mani sui banchi di legno.
Le donne che non avevano potuto partecipare alla Messa, al suono delle campane, prendevano la scopa o un bastone e battevano forte vicino al muro e alle pareti per scacciare il maligno dalla propria casa.
Si passava così a preparare il pranzo della Pasqua che prevedeva, oltre ai tanti dolci, la carne di capretto, le frittate con asparagi e salame, la pasta con la ricotta di capra, finocchi teneri, lattughe e castagne secche.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal web